sabato 1 ottobre 2011

Manifesto Programmatico



Il collettivo satirico "Acido Lattico" è stato fondato a ottobre 2011 sulle ceneri di quel grande esperimento di satira in comune guidati da un Comandante che è stata la "Palestra" di Daniele Luttazzi: il blog di Luttazzi nel maggio 2009 diventa infatti una isola felice verso cui convergono migliaia di internauti di mezzo mondo (di mezza Italia, ok, non esageriamo) per sottoporgli le proprie battute satiriche e vedersele raramente pubblicate sul blog e meno raramente stroncate e precipitate nell'ignominia e nell'oblìo. Da quella esperienza nasce l'Almanacco della Nuova Satira Italiana 2010 (Feltrinelli) (in cui compaiono, vedi in seguito, gli autori del gruppo Acido Lattico).

Sì, proprio quel Daniele Luttazzi che sta su Wikipedia  e che nel giugno del 2010 è stato accusato di copiare usualmente da decine di comici americani. Una querelle, quest'ultima, ancora aperta (qui l'accusa e qui la difesa) sulla quale sospendiamo il nostro giudizio. Non entriamo nella discussione sulla colpevolezza o innocenza di Daniele Luttazzi. Prendiamo posizione però sui plagi e sui furti di battute: non si fanno.

Tornando ai migliaia di internauti di mezzo mondo: scrivono battute, provano a fare satira, si esercitano in un paese in cui la satira è bandita. Luttazzi addestra il suo "piccolo esercito", e non è certamente cosa da poco poter trarre vantaggio dai consigli di uno che la satira la fa da quasi trent'anni.
Quando il blog/Palestra di Luttazzi viene chiuso (estate 2011), alcune decine di quegli internauti si ritrovano grazie a Facebook, il che pone fine al dibattito sul valore di questo social network: va chiuso, subito. Gli orfani di Luttazzi decidono di costituire il collettivo satirico Acido Lattico (i più astuti avranno notato il vago riferimento all'attività muscolare, che solo incidentalmente ricorda la "Palestra").

Preveniamo l'accusa (?) di avere un maestro come riferimento: preferiamo essere dei nani che salgono sulle spalle dei giganti, che essere dei nani e basta.

Abbiamo un blog, un forum, decine di tastiere, una vita sociale agra e desertica: tutto quello che serve per fare buona satira. Ma che cos'è la buona satira? Non lo sappiamo. E a giudicare da quello che c'è in giro, non siamo i soli. Noi sappiamo solo quello che NON vogliamo che ci sia nelle nostre battute.

La satira è nobile perché il suo bersaglio (il potere che opprime) merita di essere attaccato. E’ questo principio a rendere disgustoso e fascistoide, invece, il ridicolo a scopo di tortura, il dileggio verso chi ha subito un torto. Qui dentro non troverete battute che infieriscono gratuitamente (o con gusto alla fragola) contro le vittime. Preferiamo colpire i carnefici (se volete approfondire questo discorso e scoprire da dove abbiamo copiato l'attacco ispiratissimo di questo paragrafo, andate qui: http://www.wumingfoundation.com/pagina_satira_luttazzi.pdf). "La satira non offende le persone, solo i loro pregiudizi" (sempre Daniele Luttazzi)

Non scriviamo perché abbiamo problemi di gestione della rabbia o per vomitare veleno che ci faccia sembrare fighi ai poveri di spirito. Sappiamo che tutto questo non aiuta: non diventa comunque duro.
Preferiamo evitare la satira fascistoide e buttarci sulla guayusa.

I giochi di parole. Tenteremo, necessariamente in poche parole, di descriverne la maggior parte: fanno schifo. "Sono la prima cosa che viene in mente a tutti e sono tipici dei pedanti che vogliono sfoggiare il proprio acume, per questo irritano. Un bravo comico gioca con le idee" fin qui Luttazzi. Aggiungeremo soltanto che "i giochi di parole sono per autori pigri", citando Krusty il Clown.
Unici giochi di parole ammessi: quelli originali e spettacolari. Ma di Alessandro Bergonzoni ne nasce uno ogni 150 anni.

Per il resto, qui non troverete diffamazioni (non vogliamo andare in galera: implicherebbe allontanarsi dal computer), battute prese da altri siti satirici (sappiamo far schifo da soli), battute rubate ai seguenti comici:

Ted Alexandro, Steve Allen, Rowan Atkinson, Clive Anderson, Dave Attell, Ronnie Barker, Roseanne Barr, Richard Belzer, Jack Benny, Milton Berle, Sandra Bernhard, Ambrose Bierce, Mike Birbiglia, Joey Bishop, Lewis Black, Frankie Boyle, Jo Brand, Lenny Bruce, George Burns, Bill Burr, Godfrey Cambridge, Drew Carey, Cedric the Entertainer, George Carlin, Jimmy Carr, Johnny Carson, Dave Chappelle, Chevy Chase, Margaret Cho, Andrew Dice Clay, Billy Connolly, Dane Cook, Tommy Cooper, Bill Cosby, David Cross, Barry Cryer, Billy Crystal, Rodney Dangerfield, Bill Dana, Larry David, Jack Dee, Louis De Funes, Ellen DeGeneres, Phyllis Diller, Ken Dodd, Tom Dreesen, Dick Emery, Harry Enfield, Bill Engvall, Lee Evans, Marty Feldman, W.C. Fields, Greg Fitzsimmons, Stewart Francis, Dawn French, Stephen Fry, Janeane Garofalo, Bobcat Goldthwait, Gilbert Gottfried, Schecky Green, Tom Green, Dick Gregory, Buddy Hackett, Jack Handey, Mitch Hedberg, Bill Hicks, Harry Hill, Frankie Howerd, Eddie Izzard, Richard Jeni, Gabe Kaplan, Andy Kaufman, Jamie Kennedy, Sam Kinison, Ernie Kovacs, Paul Krassner, Karl Kraus, Stan Laurel, Carol Leifer, David Letterman, Joe E. Lewis, Richard Lewis, Jon Lovitz, Norm Macdonald, Bill Maher, Merrill Markoe, Don Marquis, Groucho Marx, Dean Martin, Demetri Martin, Steve Martin, Paul Merton, Dennis Miller, Larry Miller, Kevin Nealon, Woody Allen, Bob Newhart, Ross Noble, Jim Norton, Conan O’Brien, Patton Oswalt, Andy Parsons, Emo Philips, Monty Python, Richard Pryor, Carl Reiner, Vic Reeves, Brian Regan, Don Rickles, Chris Rock, Joe Rogan, Jeffrey Ross, Mike Royce, Rita Rudner, William Rushton, Bob Saget, Mort Sahl, Adam Sandler, Dan Savage, Robert Schimmel, Jerry Seinfeld, Garry Shandling, Martin Short, Frank Shuster, Sarah Silverman, Red Skelton, Bobby Slayton, Linda Smith, Wanda Sykes, Dave Thomas, James Thurber, Jimmie Walker, Max Wall, Flip Wilson, Steven Wright

ai quali comunque ci ispiriamo e i quali spesso ammiriamo (alcuni forse sono nomi a caso, ma che ce frega: fa figo citarli e farvi credere che li conosciamo e studiamo tutti uno per uno. Bella tecnica, eh?)

Benvenuto su Acido Lattico, il blog di satira muscolare che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione. Quasi tutti riusciti. Attenti agli schizzi.