domenica 23 giugno 2013

Acido Lattico - Il Domenicale #13


M'È MORTO IL CANE



M'è morto il cane
poco prima di pranzo
era steso sul pianerottolo, sono arrivato giusto in tempo per vedere i suoi ultimi respiri,
anche se somigliavano piu' a sbadigli, ma non contagiosi

premetto
io odio gli animali,
li odio a tal punto che quelli che trovo indifesi e spauriti li porto a casa con me.

Leela l'avevamo chiamata, come la monocola di Futurama, almeno i primi tempi, poi divenne solo 'cane'.
l'ho abbracciata per adagiarla sulla sua cuccia, è morta tra le mie braccia
imbrattandomi scarpe, polo e pantaloni con tutti i suoi fluidi corporei, contemporaneamente.

Arresto cardiorespiratorio è stato il verdetto del veterinario, ci siamo fidati,
per un cane di seconda mano non era il caso di aspettare il referto del coroner.
Infatti la trovai all'autogrill nel 2005, ma già aveva diversi anni sulle spalle, l'avevano abbandonata, la portai a casa.
Io e la mia ragazza ci innamorammo subito, col cane invece c'e' voluto del tempo.
rimaneva sulla difensiva, diffidente, atteggiamento vigliacco, alito fetente, coprofago e bulimico e spesso queste ultime 2 cose coincidevano
non era un cane che dava soddisfazione, era inutile, zero agility, zero difesa, zerbino puro, era un cocktail di razze:
aveva il fisico di un bassotto, il neo dei pastori tedeschi, il manto e le macchie tipiche del rottweiler e la coda dei volpini.
L'abbiamo sterilizzata, per evitare che al suo turno figliasse dei gatti.

Una volta rosicchiò il telecomando come un osso, distruggendolo, non ho mai capito quel gesto
forse avrebbe voluto comunicarci qualcosa, come se avesse voluto farci sapere che era stato abbandonato da Maria De Filippi o dirci che guardavamo troppa tv.
Una cosa positiva c'era, era pratico, ingombrava pochissimo e richiedeva poca manutenzione, giusto il taglio delle unghie
sproporzionate rispetto alle gambe, massiccie, ricurve,
quando erano troppo lunghe pattinava come se avesse dei rollerblade.

Mio padre mi chiese di occuparmi dello smaltimento del corpo, accettai
ma nel pomeriggio il cane era sparito
domandai a mio padre, mi rispose "l'ha preso il veterinario"
"Ah lo ha già smaltito?"
"no lo tiene un paio di giorni, poi se ne occupa lui"
feci finta di nulla
ma me ne sarei accorto in 8 anni se mi fossi imbattuto nel cane di Dio.

Meglio, non mi andava di rivederlo morto, già lo ignoravo da vivo, ormai era il cane dei miei genitori.
Comunque ora non c'e' piu', e già c'e' meno puzza di cane malato in casa,
questo l'ho notato subito, perchè anche alle cose piu' brutte, col tempo, ci si affeziona. 


(Vittorio Lattanzi)