domenica 9 marzo 2014

Acido Lattico - Il Domenicale #40



 LUI E' TORNATO




Buonasera, sono Daniele Luttazzi e faccio molto ridere.
Non come voi, però.
Non a letto.
Questa sera per la prima volta dopo quasi quattro anni, torno a fare qualcosa che adoro: far bagnare centinaia donne contemporaneamente con il solo uso della lingua.
Ed il bello che a pagare sono i loro ragazzi.

- Cara ho saputo che Luttazzi torna a teatro, ho preso i biglietti: ti va di andarci?

Stai tranquillo. Verrà.

Ecco: mi piace pensare ai miei spettacoli come a delle ridenti vagine che aspettano solo di essere lubrificate da abili pennellate del mio muscolo stiloglosso.

So cosa state pensando adesso: “Adesso dirà che sa cosa stiamo pensando”.
Ma vi sbagliate, non lo dirò.
Il problema è che tra di noi, questa sera, c’è una presenza ingombrante.
No, signora, non mi riferisco a lei in quarta fila.
Mi piacciono i suoi rotolini: mi ricordano la pelle di un cucciolo di Shar Pei. Adoro gli Shar Pei.
Ma dato che in Italia è vietato scoparsi un cane a teatro, mi consolerei molto volentieri con lei.

Sto parlando di un ospite indesiderato, che però non poteva che partecipare alla nostra serata, perché è come se l’avesse organizzata lui. Senza di lui questa serata sarebbe stata quattro anni fa.
E invece è oggi.
Non so se c’è qualche determinista tra il pubblico questa sera: ma se c’è è perché non poteva essere diversamente.

Avete presente quelle conversazioni che sembrano del tutto innocue, ma che ad un certo punto diventano spinose?

Per esempio in ascensore:

- Buongiorno
- Buongiorno
- Bella giornata oggi, vero?
- Ah non per me, ho appena ricevuto i risultati delle mie analisi del sangue: sono positivo all’HIV.
- …
- …
- …
- …
- Comunque è un po’ caldino per essere marzo.

Dopo quanto tempo, secondo voi, un silenzio diventa imbarazzante? 30 secondi? Un minuto? Quattro anni?

 




Ecco, forse il mio silenzio stava diventando un tantino imbarazzate.
E oggi sono di nuovo qui, con voi, per superare l’imbarazzo e per rispondere ad una vostra domanda ricorrente:

- Daniele, ma che fine hai fatto? Perché sei scomparso da così tanto tempo?
- Niente, stavo citando George Carlin. Lui è morto.

Lo so, lo so. Adesso mi direte:

- E allora perché sei tornato adesso?
- Perché sto citando un comico più bravo di lui: Cristo.

Sinceramente, non credo di dovervi spiegare un bel niente, né di dovermi giustificare: il mio lavoro consiste anche nel rielaborare, rivisitare, riscrivere. Nell'arte, originalità e miglioramento sono valori equipollenti e se non conoscevate Carlin o Izzard è colpa mia o della vostra ignoranza?

Provateci voi a dire qualcosa che non è già stato detto da qualcuno. Qualsiasi cosa. Niente?
E ora provate a dire qualcosa che invece è già stata detta, ma provate a farlo bene come lo faccio io.
Nessuno sta ridendo?
Appunto. 


(Francesco Conte)