domenica 22 dicembre 2013

Acido Lattico - Il Domenicale #35

LO DICEVO CHE LE UOVA ERANO SCADUTE



La sfortuna dei giovani d'oggi è che se capita loro una tragedia, non finiscono per inventarsi un genere letterario come Edgar Allan Poe, ma al massimo una trasmissione di Salvo Sottile. 
Ho comprato un cappello da baseball, di quelli con la visiera che tanto andavano di moda negli anni '90, in realtà non mi piacciono i copricapo però avevo bisogno di qualcosa per proteggere i miei pensieri dalle radiazioni cosmiche di fondo. Non è vero, è solo che mi serve per evitare gli sguardi dei signori che vogliono il mio posto quando salgono sul tram. Una volta bastava sfogliare vistosamente una rivista porno, adesso sono così abituati ai programmi televisivi che ti chiedono innanzitutto se hai una di quelle riviste. 
Un tempo le gente riusciva a portare la gobba con più classe, senza accorgersi che sognare la donna amata da una soffitta buia li avrebbe accostati un giorno a Federico Moccia. 
Il monotono ronzio del compressore del frigorifero ha sempre avuto un suono rilassante per i miei gusti, così ho pensato di spostarlo in camera da letto. Ma mi sono addormentato nel corridoio. Ho scoperto di avere tanta paura della vecchiaia, non perché sarò egoista, ripetitivo, affaticato e non potrò uscire a passeggio per godermi la vita, ma perché potrei non esserlo abbastanza. 
Questa mattina un passante stava leggendo un bellissimo libro di Dostoevskij e ho pensato che da grande vorrei riuscirci anch'io. A leggere un libro bellissimo. Devo smetterla di avere pochissima fiducia e stima del prossimo, sempre che non sia lo stesso che è passato prima. E pensare che se solo fossi vissuto nel 1800 adesso non avrei potuto pensare questa cosa.

(Fabio Bellacicco)