sabato 8 marzo 2014

Acido Lattico #644


Oggi è l'8 marzo. Festa della donna. La celebrazione ufficiale risale all'8 marzo 1917, quando le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra, dando così vita alla «rivoluzione russa di febbraio». Il nesso con gli spogliarelli è evidente. (Stefano Pisani)

Sochi, al via le Paralimpiadi. Si parte con lo sci alpino per le categorie ipovedenti, non vedenti e froci. (Andrea Bonechi)

Obama al telefono con Putin: "Esiste una via diplomatica". Altrimenti c'è quella solita americana. (Davide Marzorati)

Apple brevetta una tecnologia "salvavita": i prossimi iPhone capiranno quando l'utente è in pericolo attraverso un chip in grado di segnalare se nei paraggi c'è Fiorello in scooter. (Fabio Corigliano) 

Ho visto Di Battista a Servizio Pubblico. E' incredibile come un uomo riesca contemporaneamente a stare con la schiena dritta e a farsi i pompini da solo. (Federico Graziani)

Australia, disperso nel deserto sopravvive per quattordici giorni mangiando mosche: "Erano loro a trovarmi" ha dichiarato ai giornalisti. (Silvio Perfetti)

Inaugurato in Italia il museo sui crimini ambientali più grande del mondo; ha una superficie di 301.340 km². (Davide Rossi)


Traduttore lattico

1. Beppe Severgnini: "Migliaia di commenti sui social network hanno ricoperto di insulti un personaggio fino a un attimo prima applaudito. Potremmo riempire il giornale con i commenti volgari, offensivi e santimoniosi che si leggono sui social, in particolare su Twitter. Internet è una magnifica invenzione; ma è anche uno strumento potente che richiede comportamenti responsabili. C’è chi ha deciso di prendersi la potenza e rinunciare alla responsabilità. 
2. Beppe Severgnini: "Se non si stesse parlando di Fiorello scriverei che se quando guidi uno scooter non sei in grado di rispettare le regole base del codice della strada, come non sorpassare a destra o fermarsi quando qualcuno sta attraversando sulle strisce pedonali, poi non puoi pretendere che le persone abbiano le credenziali per utilizzare al meglio uno strumento potente e pericoloso come internet". (Fabio Corigliano)