domenica 5 maggio 2013

Acido Lattico - Il Domenicale #6

FILOSOFIA SU FACEBOOK





Erano mesi ormai che Socrate passava le sue giornate su Facebook. Quella sera, come al solito, era davanti al monitor a filosofeggiare tra sé e sé, quando scorrendo la bacheca decise di pubblicare lo stato: "Non dalle ricchezze ma dalle virtù nasce la bellezza. La ricerca porta alla verità. Un'ingiustizia non va commessa mai neppure quando la si riceve. Ad una persona buona non può capitare nulla di male: né in vita né in morte, le cose che lo riguardano non vengono trascurate da Dio. Ma ormai è giunta l'ora di andare io a morire e voi invece a vivere. Ma chi di noi vada verso ciò che è meglio è oscuro a tutti tranne che a Dio". 
I suoi amici non la presero bene, sapevano che stava attraversando un periodo difficile, ma non pensavano fosse ridotto così male. I commenti critici si susseguirono rapidi, ma anche i soliti 'mi piace' non tardarono ad arrivare. Senofonte fu il primo; in realtà a lui non interessava proprio quello che Socrate avesse cercato di dire, sperava semplicemente che il suo amico avesse qualche storiella carina da raccontare; era fatto così, curioso e chiacchierone: "Ehi, non dirmi che hai di nuovo sbagliato le dosi del tiramisù? O la signora del pianerottolo ti ha ancora nascosto lo zerbino per lavare le scale?" 
Platone, invece, rimase folgorato dal post del suo maestro e dopo aver cliccato sul pollice all'insù, si apprestò a schernire il petulante Senofonte: "Seno, ma la smetti di fare domande idiote? Se vuoi degli aneddoti interessanti per vantarti in giro, staccati da questo pc e fai un salto in centro. In piazza c'è il mercatino dei cimeli di guerra, chiedi un po' ai commercianti cosa raccontano. Maestro sono d'accordo con lei, ma non si butti così giù, vedrà che domani mattina le sembrerà tutto meno complicato..." 
Il cinico Aristofane non sopportava le adulazioni del rampollo Platone e dopo aver sbuffato alla lettura del suo commento, intervenne: "@Platone ma smettila! Lo sappiamo tutti che senza Socrate non ti avrebbe cagato nessuno, ma se ti impegni così tanto nel sottolinearlo ogni volta, finiranno per darmi ragione anche i nichilisti. @Socrate, a Dio non è oscuro neanche che ci hai rotto le palle con 'sti stati depressivi, fatti una scopata ogni tanto!" 
Innervosito dalla banalità di Aristofane, anche Aristotele scrisse: "@Aristofane sei il solito cafone, lo capisci che non fai ridere nessuno se parli solo di sesso? Socrate ti stimo, sei un fottuto genio! La tua saggezza mi illumina ogni volta, ma perché non ti cerchi un editore e scrivi un libro?" 
"Ma smettila di scrivere su Facebook, trova qualcuno che ti paghi per sentire i tuoi pensieri" commentò il sofista Protagora. 
Socrate nel frattempo aveva messo su un po' di musica da YouTube, c'era un nuovo gruppo che lo faceva impazzire. Finito il brano si accorse delle notifiche ricevute e orgoglioso com'era delle sue osservazioni ci tenne a rispondere: "@Senofonte lasciami perdere, mi sono stancato di raccontarti episodi della mia vita...grazie @Platone, sei gentile come sempre. Anche tu @Aristotele, finirete per farmi montare la testa =). A tutti gli altri che hanno criticato o non hanno apprezzato, invece, rispondo: vada come sta a cuore al Dio. Alla legge si obbedisce. Difendersi si deve. Buona notte!" e tornò ad ascoltare la musica. 

(Fabio Bellacicco)